Occupazione, ambiente o tutte e due.
Intervista ad Andrea Bordigoni, RSU CGIL SANAC, ci racconta di una lotta di periferia, ma strettamente connessa con la questione nazionale di ILVA di Taranto, il caso nazionale tra occupazione e ambiente. SANAC fa parte del gruppo RIVA con 4 stabilimenti a Cagliari, Gattinara e Vado Ligure oltre a Massa. Oggi è una realtà di peso sul nostro territorio che muove lavoro ed indotto.
Il governo annuncia l’intervento pubblico per le acciaierie di Piombino
Ci sono voluti 7 anni di promesse non mantenute, di illusioni, di prese di giro narcotizzanti. Sette anni in cui chi si azzardava a dire che, senza l’intervento dello Stato non saremmo mai usciti da questo impasse asfissiante, era dileggiato da “novecentesco”, “demagogico” e altri appellativi ben peggiori. E perché? Perché il padrone non voleva che se ne discutesse.
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Sopra il profitto niente.
Più che lavoratori, manodopera sacrificabile nella “rossiccia” Toscana
Alle (ingenue?) speranze che il “dopo-Covid19” sarebbe stato radicalmente diverso rispetto al “prima”, si sta sostituendo un’amara e sempre più disperante constatazione che non solo non è cambiato niente, ma in queste settimane (ormai mesi) la lotta di classe esercitata dal padronato si è fatta più aspra e impietosa. Non solamente e non tanto per la pressione che le associazioni industriali (Confindustria in testa) e commerciali hanno impresso su Governo, Regioni, Comuni per “riaprire tutto” a prescindere dai dati e dalla necessaria prudenza consigliata, quanto per la continuità produttiva che sottotraccia è stata mantenuta attiva – per tutto il periodo di presunto “blocco totale” (lockdown) – anche in aziende che non sarebbero dovute rientrare nella condizione di essenzialità (nonostante i famigerati codici ATECO glielo consentissero: un esempio per tutti, la Nuova Pignone di Massa).
Siamo sicuri di stare al sicuro?
Parlare di prevenzione nei luoghi di lavoro ora e parlarne solo perché c’è un problema in più, quello legato all’emergenza coronavirus, è sicuramente riduttivo e non tiene conto di fatti oggettivi che devono essere citati.