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Multiutility Toscana dei servizi: la Corte dei Conti ha dato ragione, tra gli altri, a noi

Purtroppo, di  fronte alla gran parte della politica, istituzionale e non , asservita “dio mercato”, dobbiamo sempre più spesso attendere pronunciamenti giudiziari per vedere riconosciuti come degni di tutela diritti primari, che abbiamo spesso difeso, per fortuna non da soli. E’ questo il caso del recente parere della Corte dei Conti della Toscana in merito alla operazione multi utility dei servizi pubblici, con particolare riferimento alla quotazione in borsa. Quotazione – ergo per estensione – che minerebbe l’inalienabilità della natura demaniale delle reti idriche a causa di una forma societaria aperta al mercato. Qui la sostanza del parere, mentre la valutazione politica non può che essere il crollo di uno dei pilasti dell’operazione, cioè la quotazione di borsa. Parere che quindi rimette tutto in discussione – anche tenendo conto della dichiarazione nero su bianco di tale sbocco, inserito nelle delibere votate dai consigli comunali. Che quindi diventano in buona sostanza carta straccia. Senza dimenticare l’impegno, anche di Rifondazione Comunista nei vari comuni, di contrasto all’operazione anche provando ad utilizzare tutti gli strumenti di partecipazione e consultazione popolare consentiti a livello comunale, spesso in connessione con comitati locali e non solo locali. Senza dimenticare l’impegno fondamentale del Forum dei Movimenti per l’acqua pubblica, a cui va un plauso. Adiremo quindi tutti gli strumenti ad ogni livello – regionale e locale – affinché il pronunciamento della Corte dei conti – in primis a tutela delle cittadine e cittadini in quanto dietro l’angolo c’è la responsabilità dei comuni, ma anche della regione, relativamente al potenziale danno erariale – sia debitamente ottemperato. Con tutte le dirompenti e salutari conseguenze del caso

Partito della Rifondazione Comunista – Toscana

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