Annunciato sgombero dei migranti a Vicofaro (PT). Rifondazione: un spot tragico del sindaco sulla pelle dei migranti. Rifondazione: mobilitiamoci. Si fermi questa follia

26 giugno. Dopo 8 anni di nulla amministrativo e politico, in vista delle elezioni regionali e bisognoso di recuperare voti di mal di pancia e per aiutare un centro destra in difficoltà a livello nazionale sul fronte dell’immigrazione, il Sindaco Tomasi ha emesso una ordinanza per lo sgombero della Parrocchia di Vicofaro. 

Dopo 8 anni di amministrazione della città di Pistoia in cui il Sindaco non ha mai affrontato seriamente la questione né tanto meno ha provato a interloquire con Don Biancalani e i suoi volontari che più volte hanno risolto situazioni di grandissima difficoltà  e nemmeno con il resto della città e il suo riccoassociazionismo, siamo a un provvedimento che altro non è che una prova muscolare e di propaganda.

 La Destra urla ma non governa: vista la materia è il governo nazionale che deve dare la soluzione al problema che, tra l’altro, ancora non si vede all’orizzonte nonostante lo spot pubblicitario e vergognosamente razzista del centro per migranti in Albania.

Troppo spesso questa Destra alimenta pericoli dovuti all’immigrazione, troppo spesso ha soffiato sul fuoco, ma l’unica certezza ad oggi è che non sanno da che parte rifarsi: non sono capaci di affrontare in modo serio e condiviso il problema dell’accoglienza delle persone costrette a fuggire dai propri territori. L’unica cosa che si è capaci di fare, è quella di scaricare o spostare il problema altrove, senza pensare che queste persone, sia perché ricattate con il permesso di soggiorno, accettano lavori sottopagati, sia perché sottostanno ai pregiudizi di proprietari di immobili, che mal volentieri gli fanno contratti di affitto, difficilmente hanno la possibilità di costruirsi una vita autonoma dignitosa. 

Noi di Rifondazione Comunista, pensiamo che mettere in strada delle persone, molte delle quali vittimegravi episodi di violenza, non sia la soluzione. È solo la conseguenza di un non voler farsi carico della problematica, magari supportando anche con mezzi adeguati, chi l’accoglienza sta provando a farla già da molti anni.

Il non occuparsi del fenomeno dell’immigrazione, non fermerà certo il flusso di persone dovuto alla globalizzazione e agli effetti collaterali della disastrosa gestione dei rapporti internazionali da parte di Unione Europea, USA e dell’Occidente più in generale. Avrà solo la conseguenza del non rispetto dell’essere umano, come se chi nasce in paesi sfruttati, depauperati e più sfortunati, non abbia il diritto di costruire il proprio futuro,  in un paese diverso da quello in cui è nato.

Ad oggi, nessuno sgombero violento è stato messo in atto, anche grazie alla fermezza della comunità che si è costruita intorno a Don Biancalani e alla disponibilità della Chiesa, Caritas e di altri soggetti che hanno reso possibile un alleggerimento della situazione di Vicofaro, con il trasferimento in altri luoghi della metà degli ospiti e alla solidarietà del mondo democratico, forse ancora timida, ma sempre più evidente. 

Rifondazione Comunista chiede al Sindaco e alla sua amministrazione di concordare, come già in precedenza si era tentato di fare, una sistemazione che sia degna e accettabile per tutti e tutte. 

Si coinvolgano le Istituzioni a tutti i livelli e si venga incontro a chi si è già impegnato per riuscire a trovare da un lato il sostegno ad una realtà come quella della Parrocchia di Vicofaro, lasciata da sola ad affrontare l’arrivo di migranti e una accoglienza in nome del rispetto dell’altro, ma dall’altro lato anche una soluzione che possa essere degna del rispetto della vita. Il resto è solo vittimismo (non solo a destra) e propaganda razzista. Gli strumenti per un’accoglienza degna di questo nome ci sono. A partire dalle tante realtà solidali e associative presenti sul territorio pistoiese e toscano. E delle tante case volutamente lasciate sfitte. Usiamole!

Partito della Rifondazione Comunista Toscana

Partito della Rifondazione Comunista – Federazione di Pistoia