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CIE anche in Toscana? Una barbarie che nasconde fallimenti, sudditanze e appetiti di ogni genere.

21 settembre. La presidente del Consiglio Meloni non vuole trasformare l’Italia nel campo profughi d’Europa? Sicuramente lo vuol trasformare in un grande carcere per innocenti ! Questo è se andrà in porto – insieme alle altre misure annunciate dal Governo – la realizzazione di CPR (o come via via vengono chiamati, la sostanza non cambia) in ogni regione, Toscana compresa. Sono strutture che incarcerano – in condizioni disumane – persone che nulla hanno da scontare, e molto per arrivare qui hanno già scontato. Centri che violano diritti fondamentali, e che quindi sono contro la Costituzione! E che con l’allungamento a 18 mesi del “fermo” protrarranno in maniera ancor più intollerabile l’agonia dei migranti. Ci opporremo – insieme alle tante e tanti che in questi anni lo hanno fatto – a questa barbarie, con coerenza come abbiamo sempre fatto negli anni, dentro e fuori dalle istituzioni. Siamo per l’accoglienza diffusa, della quale la Toscana era stata protagonista alcuni anni orsono, della quale l’esperienza di Riace era stata un esempio e simbolo vincenti, e contro la quale non a caso si è aperta una caccia alle streghe (fidando in una conclusione positiva almeno della vicenda giudiziaria, che dovrebbe arrivare a breve). Siamo appunto per il rafforzamento di strumenti come lo Spraar, che dai decreti Salvini in poi è stato quasi smantellato per favorire altro, altro fra cui magari favorire una sorta di semi privatizzazione della gestione, senza ricordarsi come anche processi giudiziari abbiano evidenziato gli “appetiti” su questo, drammatico, punto. Siamo per un grande piano di accoglienza con corridoi sicuri. E siamo per la fine delle balle e delle sudditanze: siamo passati dalla mostruosità di assurdità come blocchi navali, al “piano Mattei”. L’ex presidente dell’Eni pensiamo si metterebbe a ridere, in quanto si parla di un approccio (Mattei, ma anche – e non sono certo della nostra cultura politica – La Pira con i suoi Dialoghi euro mediterranei…) che nulla ha a che spartire con quella stagione, e che oggi nasconde un Europa suddita di giochi geo politici neo coloniali (si pensi alla Francia) propri e della Nato (si pensi alla volontà di protrarre la guerra in Ucraina, con tutte le conseguenze per il non arrivo del grano, certo condivise con Putin), o del neo liberismo più sfrenato – si pensi alle condizionalità imposte alla Tunisia (e non stiamo parlando della questione diritti umani) – . Un Italia che si dovrebbe chiedere cosa fanno anche aziende a maggioranza pubblica, come l’Eni  per – non – permettere un reale sviluppo dell’Africa, Africa oggi al centro di una lotta “est ovest” sulla pelle di chi poi non ha altra alternativa che la fuga. Per questo ci opporremo  a questa logica e alla carcerazione disumana e inutile, ma anche a quella della carcerazione nel nord Africa, che ha avuto in Minniti il suo alfiere, e che il Pd dovrebbe dire se considera ancora o no un lungimirante uomo politico. Noi certamente no, insieme all’attuale governo!

Partito della Rifondazione Comunista – Toscana

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