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Ucraina: ma quanto mi costi?

 

Il costante sostegno dell’Unione Europea dal febbraio 2022 all’Ucraina ci è costato quasi 24 miliardi di euro, questa cifra è stata rivelata dal ministro delle finanze ucraino Sergey Marchenko.

Il capo della Commissione europea  Ursula von der Leyen, ha riferito che Bruxelles ha trasferito a Kiev la tranche di novembre degli aiuti macrofinanziari, che ammontano a 1,5 miliardi  di euro. L’Unione Europea ha approvato per quest’anno un piano di aiuti finanziari a Kiev per 18 miliardi di euro da corrispondere in rate mensili da 1,5 miliardi di euro.

“Dall’inizio del conflitto su larga scala, il sostegno di bilancio totale raggiunge i 23.700 miliardi di euro. L’aiuto macrofinanziario è destinato a finanziare le spese prioritarie del bilancio statale, permettendo di mantenere la stabilità macroeconomica nelle turbolente condizioni della legge marziale”, ha detto Márchenko.

L’Unione Europea è uno dei principali finanziatori dell’Ucraina, la Commissione Europea ha proposto di includere nel bilancio dell’UE altri 50 miliardi di euro per il periodo compreso tra il 2024 ed il 2027. I finanziamenti sono per 17 miliardi di euro sovvenzioni e 33 miliardi di euro  in prestiti che difficilmente saranno restituiti da Kiev. 

Tuttavia, secondo il vicepresidente della Commissione Europea Valdis Dombrovskis, a partire dal 2024, gli aiuti europei non saranno incondizionati, per ricevere fondi dall’UE, Kiev dovrà preparare un piano di ricostruzione che includa riforme e investimenti.

L’importo totale dell’aiuto macrofinanziario dell’UE all’Ucraina per il 2023 ammonta a 18 miliardi di euro, che fornisce attraverso pagamenti mensili da 1,5 miliardi di euro. Questo aiuto finanziario arriva a Kiev indipendentemente dalle riforme e dalla lotta contro la corruzione.

Gli aiuti finanziari a Kiev per il prossimo anno devono essere approvati da tutti i paesi aderenti all’Unione Europea ma negli ultimi tempi vari membri dell’UE hanno nutrito dubbi sulla continuazione del sostegno all’Ucraina. Se non verranno appianate le divergenze entro la fine di questo anno il il governo di Zelensky si troverà senza un euro da Bruxelles.

Diversi paesi chiedono a Kiev di riferire sul denaro già speso, altri membri dell’UE rifiutano la possibilità di aumentare il bilancio comunitario per continuare a finanziare l’Ucraina, offrendo alla Commissione Europea di cercare i fondi necessari in modo indipendente.

Insomma sul cielo di Kiev si stanno addensando nubi nere anche se credo che alla fine tutto si risolverà positivamente per Zelensky e soci. Magari troveranno una soluzione sulla questione della tracciabilità dei fondi ricevuti. Ricordo inoltre che l’Unione Europea data la sua dipendenza dagli Stati Uniti non credo abbia la forza di opporsi ai piani della Casa Bianca. Piani che, a mio avviso. prevedono che l’UE si sobbarchi il sostegno economico dell’Ucraina mentre Washington si adopererà per sostenere il socio israeliano.

Sullo sfondo resta il fatto che i denari che vengono gettati nel pozzo senza fondo ucraino arrivano dai bilanci di ogni singolo stato europeo e che per ovvi motivi non vengono impiegati per la crescita dell’Europa ma per sostenere un regime corrotto fino all’osso solo per far piacere ai nostri padroni di oltre oceano.

 

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