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Nuova base militare nel pisano? Bruno (PRC): gli atti preparatori vanno avanti. Non va fatta. Da nessuna parte!

La “ scoperta” da parte del consigliere Ciccio Auletta (Diritti In Comune-UCIC/UP) del verbale del Tavolo inter-istituzionale svoltosi martedì 6 settembre a Roma, con le firme di Giani, Angori, Conti, Bani assieme ai responsabili nazionali, evidenzia come in questi mesi siano andate avanti le procedure per individuare e realizzare la nuova base: la struttura centrale sarà a San Piero, presso il CISAM, a poche centinaia di metri da Camp Darby, dentro il Parco. Anziché interessare un unico territorio, la base di addestramento e formazione per le unità operative dei Carabinieri (“Tuscania” e GIS) viene presentata come “diffusa” (e solo per questo dovrebbe avere un minore impatto): oltre al nucleo centrale del CISAM, alcune strutture addestrative saranno realizzate nella Tenuta Isabella di Pontedera, alloggi per ufficiali e laboratori per la biodiversità sono previsti in Coltano (con la ristrutturazione delle Stalle del Buontalenti e della Stazione Marconi, se si troveranno i fondi), il tutto gestito dai Carabinieri. Lunedì prossimo 18 settembre la Comunità del Parco (a cui partecipano Angori in qualità di Presidente della Provincia di Pisa e di sindaco di Vecchiano, Conti Sindaco di Pisa, Di Maio Sindaco di San Giuliano Terme) dovrà votare l’approvazione o meno del progetto. I Sindaci del centrosinistra e il PD nel suo insieme non potranno cavarsela con la mera propaganda, come il “senza vergogna” Conti il quale è arrivato ad affermare che con la “base diffusa” è stata sventata la costruzione della base nell’area di Coltano (dichiarazione surreale, poiché il CISAM si trova proprio dentro il Parco). Presentare il progetto (di cui i dettagli sono ancora sconosciuti) della “base diffusa” come una vittoria rispetto a quello originale a Coltano – perché si è ottenuto il contenimento di consumo di suolo, si è preservata la tutela del patrimonio arboreo e floro-faunistico, si è confermata la difesa degli equilibri di un ecosistema delicatissimo – è un’indecente mistificazione da parte delle destre e del centrosinistra che amministrano con evidente logica spartitoria Comuni Province e Regione.

Avallare la trasformazione di un patrimonio ambientale prezioso e delicatissimo per la cittadinanza e il territorio in un enorme hub militare, che comprende un’area da Tombolo a San Rossore, da Camp Darby al CISAM, dal porto di Livorno all’aeroporto militare di Pisa (a cui si aggiungerà la nuova base NATO nel territorio di Firenze, con la Caserma Predieri in zona Rovezzano trasformata nel nuovo quartier generale della Multinational Division South (Mnd-S) della NATO) sarebbe una decisione criminale che sancirebbe unavolta di più la sostanziale convergenza tra destre e centrosinistra nelle scelte militariste e filoatlantiste.

Ci opporremo sempre e in ogni contesto (nei Consigli comunali come nelle mobilitazioni contro la guerra, le basi e le spese militari) per fermare ogni passo ulteriore verso la militarizzazione dei territori e la propaganda bellicista.

Giovanni Bruno, Segretario provinciale

PRC-Rifondazione Comunista – Federazione di Pisa

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