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Mugello in Comune: “Le nostre proposte per la fase due”

Foto di Anna Shvets

Abbiamo presentato alcune interrogazioni sui servizi sanitari, per capire come evolverà la fase 2 dell’emergenza Coronavirus nel Mugello. Tutto quanto nell’ottica di essere propositivi riguardo alla risposta ai bisogni sanitari e sociali delle persone che abitano nel nostro territorio.

Ad alcune domande non abbiamo avuto risposta, come ad esempio sulla ripresa del servizio di interruzione volontaria di gravidanza in elezione; ed ad altre abbiamo avuto una risposta che verificheremo prossimamente, come sulla prossima apposizione della TAC nel Pronto Soccorso (la seconda in ospedale), e sulla dichiarazione del presidente della Società della Salute Mugello che alla nostra domanda sulla garanzia dell’alloggio per vittime di violenza, che ci risulta non più disponibile, ci ha risposto che adesso ne abbiamo ben 2.

Tornando all’emergenza Coronavirus, ci sono arrivate numerose segnalazioni di persone a casa in quarantena alle quali non viene fatta alcuna visita domiciliare o telefonata per monitorare lo stato di salute, con forti ritardi anche nell’erogazione dei tamponi nasofaringei per la rilevazione della permanenza o meno del virus. Non si capisce bene a chi spetta la presa in carico di queste persone, se al medico o pediatra di base, se all’ufficio igiene del Mugello o a quello di Firenze. Certo è che un tempo era tutto più semplice; in tutti i distretti sociosanitari comunali, in supporto all’ufficio igiene zonale, era presente l’assistente sanitaria, deputata ad indagini e monitorazioni vaccinali ed epidemiologiche. Vogliamo capire, con la risposta che ci verrà fornita, quali saranno le modalità di presa in carico di queste persone oggi.

T. Bertini, R. Romagnoli, S. Berni, E. Salsetta

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