Massacro a Gaza. Rifondazione toscana scrive a Giani. Interrompa ogni rapporto con Israele e chieda al Governo di non rinnovare gli accordi di collaborazione militare.

come componenti della segreteria regionale toscana di Rifondazione Comunista abbiamo inviato una lettera aperta al Presidente della Regione Giani e al Presidente del Consiglio Regionale Mazzeo per chiedere urgentemente che la Regione prenda posizione chiedendo al governo di non rinnovare gli accordi militari con Israele che, se non disconosciuti, si rinnoveranno automaticamente il prossimo 8 giugno. Inoltre perché la Regione Toscana – come già fatto la Puglia ed Emilia Romagna – interrompa ogni collaborazione istituzionale con Israele. Di seguito il testo della lettera:
Lettera aperta al Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e al Presidente del Consiglio Regionale Antonio Mazzeo
Egregio presidente della Regione Toscana
Egregio presidente del Consiglio Regionale della Toscana
La Toscana è stata la prima al mondo ad abolire la pena di morte, è terra di pace e di accoglienza da sempre, è la regione del Social Forum del 2002 e di molto altro. Come toscane e toscani siamo chiamate e chiamati, senza distinzione di colore politico, a contribuire a fermare lo sterminio di un intero popolo in corso a Gaza. E abbiamo un modo molto concreto per farlo. Da molti anni l’Italia ha firmato un memorandum d’Intesa militare con Israele che viene tacitamente rinnovato ogni 5 anni. La prossima scadenza in cui è possibile interrompere la validità di questo memorandum è il prossimo 8 giugno. Occorre quindi far sentire la voce anche delle istituzioni toscane il più possibile, per far sì che il governo nazionale, che è il terzo fornitore nel mondo di materiale militare al governo israeliano, sia portato a disdire questo memorandum.
Questo accordo militare con Israele consente lo scambio di tecnologie, brevetti, software e informazioni riservate, coperto da segreto militare.
La situazione è quella che tutti conosciamo: il popolo palestinese è vittima di un genocidio operato dallo stato israeliano nella striscia di Gaza. Dopo aver distrutto con azioni militari le condizioni di vita nella striscia di Gaza, adesso lo Stato israeliano sta quotidianamente assassinando la popolazione – a partire dai più deboli e dai bambini – condannandoli alla morte per fame e per sete. Questo genocidio, che prosegue giorno dopo giorno sotto i nostri occhi, è dichiaratamente intrecciato alla volontà di deportazione della popolazione
La Corte Internazionale di Giustizia (luglio 2024) ha dichiarato illegale l’occupazione israeliana dei Territori Palestinesi Occupati, ha riconosciuto in via provvisoria plausibile che a Gaza sia in corso un genocidio e la Corte Penale Internazionale ha emesso mandati di arresto (novembre 2024) contro Netanyahu e Gallant per crimini di guerra e contro l’umanità.
La Corte Internazionale ha stabilito che tutti gli Stati hanno il dovere di non prestare aiuto ad atti contrari al diritto internazionale e alla dignità umana. In questo contesto l’azione del governo italiano, che continua a collaborare anche sul piano militare con il governo israeliano, viola apertamente la Costituzione (in particolare gli articoli 10, 11 e 117) e i principi del diritto internazionale, che impongono agli Stati di non contribuire, in alcun modo, al mantenimento di situazioni illegali come l’occupazione militare e la colonizzazione israeliana.
L’Italia è quindi a tutti gli effetti complice del genocidio che lo Stato israeliano sta attuando a Gaza. E’ ora di dire basta. Un gruppo di giuristi ha meritoriamente inviato al governo una diffida formale affinché si fermi questo rinnovo, ritenuto incostituzionale e contrario ai trattati internazionali.
Peacelink ha meritoriamente promosso una campagna di mail bombing nei confronti dei deputati e dei senatori della Repubblica affinché chiedano al governo di interrompere questo memorandum. Vi chiediamo quindi di aderire a questa campagna o comunque di dichiararvi concordi sui contenuti e nel contempo di porre in essere la massima mobilitazione istituzionale per costringere il governo italiano a interrompere il memorandum di collaborazione militare.Inoltre, come hanno già fatto, quando scriviamo, le Regioni Emilia Romagna e Puglia, la invitiamo a chiedere a tutte le strutture regionali di interrompere ogni tipo di collaborazione con Israele.Facciamo sentire la nostra voce, in ogni modo possibile, nelle forme più visibili possibili. Restiamo umani! La Toscana in questa richiesta di umanità e civiltà deve dare un segnale all’ altezza della sua storia, non può voltarsi dall’ altra parte.
Tatiana Bertini, Monica Sgherri, Antonella Bozzi, Fulvia Bilanceri, Leonardo Becheri, Leonardo Masi, Gianluca Quaglierini
Cittadine e cittadini toscani e membri della segreteria regionale toscana di Rifondazione Comunista