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Subito lockdown regionale (e nazionale). Salviamo la vita, la salute e il lavoro. I soldi e gli strumenti eccezionali ci sono. Un intervento determinato contro la diffusione del contagio e della iniquità sociale.

Che la situazione sia diventata incontrollabile oramai e sotto gli occhi di tutti e già compaiono i titoli per una chiusura generalizzata, un lockdown nazionale, che denunciano la situazione insostenibile in cui versano gli ospedali in tane regioni d’Italia, compresa la nostra, con un territorio oramai travolto che non riesce più a tracciare il virus e la situazione di stress vissuta da un personale sanitario che inizia esso stesso ad essere decimato dal contagio.

Basta tergiversare: Giani chieda subito la trasformazione in zona Rossa di tutta la Regione, e se non lo farà subito il governo proceda in autonomia. Ma non solo, va chiesto al governo la chiusura generalizzata in tutto il territorio nazionale accompagnata contestualmente da misure economiche adeguate. Troppo tempo si è perso senza fare nulla: ne sulle assunzioni necessarie (quelle annunciate e non realizzate e comunque largamente insufficienti per coprire anche solo le esigenze ordinarie dopo anni di tagli e riforme sbagliate) perché certamente non ci sfugge il pesantissimo impatto economico e sociale che questa misura reca con se. Convinti che questa misura adottata per un certo tempo possa abbattere la curva dei contagi meglio di provvedimenti parziali e che generano confusione.

Le risorse, lo diciamo da tempo ci sono, e sono assolutamente reperibili mettendo mano, come fatto da altri governi europei, ad una patrimoniale che rappresenterebbe anche un forte elemento di equità sociale facendo pagare a chi anche durante questo periodo di crisi sanitaria ha fatto lauti profitti, arricchendosi ulteriormente, mentre la maggioranza dei cittadini veniva duramente colpita. Andrebbe inoltre pensata una misura nazionale di un reddito universale integrato da risorse regionali. Anche in Toscana un prelievo di scopo su base Irpef sui redditi alti (escludendo dai cosiddetti ristori coloro che hanno una situazione sostenibile visti magari i lauti guadagni degli anni scorsi, privilegiando quindi chi non ce la fa siano essi autonomi o dipendenti), una task force per l’accesso ai fondi europei che anche la Toscana colpevolmente non utilizza, e nel contempo un’ azione decisa sul governo perché socializzi i fondi di Cassa depositi e Prestiti e compia una rapida riforma fiscale progressiva e equa, che dia anche alle regioni e agli enti locali nuovi strumenti impositivi improntati a criteri di progressività.

Il periodo di lockown potrà essere utile a tentare di recuperare il tempo perso nella gestione del contagio, ma anche ad organizzarci per il prossimo futuro, visto che l’auspicato vaccino sembra essere più vicino di quando si pensava, mettendo in moto quella logistica nella sua distribuzione ma pone una questione di organizzazione.

Una proposta concreta, a questo proposito, visto che il vaccino prenotato alla deve mantenere una temperatura, e quindi una linea del freddo sui -80 gradi, perché non riconvertire realtà produttive, oggi a rischio chiusura, per la produzione dei contenitori necessari alla sua conservazione e distribuzione?

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