Nei giorni scorsi i sindaci PD di Firenze, Prato ed Empoli hanno annunciato l’avvio del percorso per la creazione della MultiutilityToscana per la gestione dei servizi pubblici (acqua, energia, ambiente).
Grandi opere. Grandi affari.
Le dichiarazioni del Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani diffuse dall’ANSA venerdì 11 dicembre* rappresentano un messaggio forte diretto alle componenti istituzionali, alle forze politiche (con un ammiccamento “trasversale” alle forze del centrodestra) e alle aziende private impegnate sui territori nel nome della difesa dell’ “interesse pubblico” in vista di “risultati” concreti (leggi: profitti) da perseguire con determinazione. In sostanza, Giani ha provato a rassicurare i soggetti economico-produttivi rispetto alle intenzioni della Regione di mantenere la continuità degli impegni assunti dalla precedente amministrazione Rossi, e a ricondurre la conflittualità politica emersa nei giorni scorsi nel Partito Democratico ad un livello gestibile. È evidente che l’amministrazione di centrosinistra che amministra la Regione ha intenzione di accelerare i processi di realizzazione dei progetti di grandi opere già avviati o per spingere quelli ancora in fase preliminare.
Occupazione, ambiente o tutte e due.
Intervista ad Andrea Bordigoni, RSU CGIL SANAC, ci racconta di una lotta di periferia, ma strettamente connessa con la questione nazionale di ILVA di Taranto, il caso nazionale tra occupazione e ambiente. SANAC fa parte del gruppo RIVA con 4 stabilimenti a Cagliari, Gattinara e Vado Ligure oltre a Massa. Oggi è una realtà di peso sul nostro territorio che muove lavoro ed indotto.
Al ballo mascherato della fiera delle vanità
Da giorni assistiamo alla “Carrara Fiere delle vanità” e i cittadini toscani ben poco hanno capito del suo destino da PD, Lega e M5S.
Isola d’Elba: giù le mani dalle spiagge libere!
Non è ancora chiaro se e con quali modalità i cittadini residenti ed i turisti potranno accedere alle spiagge durante la stagione balneare, ma già si profila il pericolo che l’epidemia del Covid19 verrà utilizzata per realizzare ulteriori privatizzazioni del demanio marittimo. Occorre premettere che già adesso le occupazioni delle spiagge da parte degli operatori privati appaiono eccessive a causa del rilascio di troppe concessioni e autorizzazioni. Le scelte operate in tal senso dalle varie amministrazioni comunali, ispirate sovente da ragioni di consenso elettorale più che da principi di corretto uso dei beni demaniali, contrastano con le ragioni di pubblico interesse. In primo luogo deve essere assicurato a tutti i cittadini il libero accesso al mare e la fruizione degli arenili senza alcun obbligo di pagamento.
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