Il «fascismo storico» e le «forme fascismo» del nostro presente
Il rifiuto del termine «fascismo» come indicatore di aspetti connotativi dell’attuale destra italiana è una costante del panorama giornalistico cosiddetto «moderato». Anche nella pubblicistica di sinistra, però, si possono trovare perplessità sull’uso della parola «fascismo» per orientarsi nell’insieme multiforme di quella destra.
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La sentenza di Karlsruhe come sintomo
Il significato del conflitto tra la Corte di Karlsruhe e la Corte di Giustizia Europea, che emerge dalla sentenza del 5 maggio, al di là delle molte annotazioni che si potrebbero fare sulla coerenza delle motivazioni giuridiche, è chiarissimo: la Germania si ritiene garante in ultima istanza dei trattati europei, del germanico nocciolo duro ordo-liberista che ne è carne e sangue e, su ciò, non riconosce altra autorità che sé stessa.
Parlare di guerra è improprio ma utile per la Fase2
Non siamo in guerra, ma è intenso il dibattito sul dopoguerra. Le metafore sulle pandemie come guerre sono state usate ricorrentemente. In molti, anche su questo giornale, ce ne hanno illustrato sia le ragioni che i pericoli. L’Europa che nel corso del XX secolo ha vissuto le «pandemie» belliche del 1914-18, e del 1939-45, deve avere ben chiaro il senso delle proporzioni.
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