Home > Territori > Massa Carrara > Al ballo mascherato della fiera delle vanità

Da giorni assistiamo alla “Carrara Fiere delle vanità” e i cittadini toscani ben poco hanno capito del suo destino da PD, Lega e M5S.

Nessuno degli azionisti pubblici locali coinvolti ha fatto la minima proposta sul ruolo pubblico di Carrara Fiere anzi Baratta da Massa fa sapere che lui vende per risparmiare soldi quando ne spreca 80.000 annui per il Mercurio d’Argento. Fabio Felici dopo averci venduto per anni il concetto di “Fiera Diffusa”, a uso e consumo del capitalismo estrattivo locale, se n’è uscito con la riproposizione della “Fiera Marmi e Macchine” con una spruzzata di 4.0. Il tempo di Fabio Felici alla guida di Imm SPA è terminato e ci aspettiamo le sue dimissioni. Chiederemo la presentazione di una mozione specifica sul ruolo pubblico di Carrara Fiere al nostro candidato presidente Tommaso Fattori e al consigliere Paolo Sarti di Toscana a Sinistra; il consiglio regionale deve discutere prima che la Regione investa risorse  in un buco nero a uso e consumo di un distretto lapideo che arricchisce pochi furbetti e qualche bravo consulente fiscale. La strategia operativa di Carrara Fiere al servizio degli interessi del capitalismo estrattivo ha distrutto il patrimonio della società, occorre recidere questo legame. Oggi la missione aziendale, al tempo del Covid19, deve essere completamente ripensata con l’obiettivo principale di permettere a Carrara Fiere di esercitare quel ruolo di servizio pubblico in favore delle comunità che ne sono proprietarie. Massa non ha un teatro e Carrara Fiere è il luogo ideale dove pensare di realizzare la stagione teatrale 2020-2021, un gigantesco spazio pubblico per realizzare quegli eventi che le nostre città non sono in grado di offrire a causa dei limitati spazi intrinsechi e delle norme di distanziamento che resteranno a lungo in vigore. Non stupisce la limitatezza di visioni strategiche del contabile Baratta che per un risparmio di 100.000 in 2 anni non vede la strumentalità della quota per Massa.

Carrara Fiere può, per esempio, essere un’arena estiva dove realizzare attività teatrali, cinematografiche e spettacoli all’aperto mettendosi al servizio del settore turismo dell’intera provincia; oppure può essere quello spazio pubblico dove realizzare palestre all’aperto a sostegno di tutte quelle attività che momentaneamente non riescono a svolgerle al chiuso. Si può pensare possa essere anche un’alternativa alla carenza di spazio nelle spiagge pubbliche installando piscine temporanee, la manifattura italiana ha aziende che le producono, un servizio di noleggio ombrelloni e sdraie a prezzi popolari con servizio foresteria da appaltare a bar e ristoranti che sono in difficoltà può renderla reddituale. La fiera di Marina di Carrara ha accessi controllati è talmente grande da garantire il distanziamento sociale ma occorre che i soci pubblici abbiano le idee chiare sul fatto che Carrara Fiere ha un ruolo pubblico da esercitare anche a supporto di quelle scuole che potrebbero avere problemi nel distanziamento sociale. Chiederemo che la mozione di Toscana a Sinistra dia mandato alla giunta di rilevare le quote dei soggetti pubblici come primo passo e come secondo di farlo anche nei confronti dei soggetti privati che devono essere estromessi dalla società. Purtroppo il PD, la Lega e il M5S di Massa e Carrara hanno disvelato la totale inadeguatezza nel proporre un progetto pubblico per Carrara Fiere, hanno perso l’occasione di mostrare ai cittadini della provincia di Massa-Carrara che un’altra Carrara Fiere è possibile.

Rifondazione Comunista Massa
Massa Città in Comune

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *