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Chi ha inventato la notizia della decapitazione dei bambini israeliani?

Il sito The Grayzone svela chi ha messo in giro la falsa notizia della decapitazione dei bambini compiuta dai militanti di Hamas nel kibbutz di Aza al confine con Gaza che ha sconvolto le coscienze di mezzo mondo.

La notizia della decapitazione di una quarantina di bambini compiuta dai militanti di Hamas nel kibbutz di Aza diffusa dal ministero degli Esteri israeliano è subito diventata virale su tutti i social ed è stata pubblicata da tutti i mezzi di informazione mondiali in pochi minuti. La stessa notizia è stata diffusa pure dal presidente statunitense Joe Biden durante un discorso al Rose Garden della Casa Bianca il 10 ottobre nel quale ha affermato che “Ho fatto questo lavoro per molti anni, non ho mai veramente pensato che avrei visto, confermate, immagini di terroristi che decapitano bambini”. Un portavoce della Casa Bianca ha poi chiarito che i funzionari statunitensi e lo stesso presidente non avevano visto alcuna immagine né confermato in modo indipendente tali notizie.

Secondo il corrispondente della CNN Nic Robertson, apparentemente citando fonti militari israeliane, i militanti palestinesi hanno effettuato “esecuzioni in stile ISIS”,tagliando la testa alle persone”, compresi bambini e animali domestici.

Il sito “The  Grayzone” ha identificato la fonte che ha diffuso la notizia  che i militanti palestinesi avevano decapitato i bambini israeliani. Si tratta di David Ben Zion, un vice comandante dell’unità 71 dell’esercito israeliano, un leader di coloni estremisti che ha incitato violente rivolte contro i palestinesi nella Cisgiordania occupata all’inizio di quest’anno.

In un’intervista del 10 ottobre con la giornalista Nicole Zedek della rete i24 sponsorizzata dallo stato israeliano, Ben Zion ha dichiarato: “Abbiamo camminato porta a porta, abbiamo ucciso molti terroristi. Sono pessime. Tagliano le teste dei bambini, tagliano le teste delle donne. Ma siamo più forti di loro.” Ha aggiunto: “Sappiamo che sono animali”, riferendosi ai palestinesi, “ma abbiamo scoperto che non hanno cuore”, riferisce The Grayzone.

All’inizio di quel giorno, Zedek di i24 ha dichiarato durante un collegamento in diretta da Kfar Aza che  “Circa 40 bambini sono stati portati fuori su barelle… Culle rovesciate, passeggini lasciati indietro, porte lasciate spalancate”. Il rapporto di Zedek è stato visto decine di milioni di volte su X ed è stato  promosso dal ministero degli Esteri israeliano. 

Ore dopo la giornalista ha parzialmente ritrattato la sua dichiarazione , affermando che  “I soldati mi hanno detto che credono che 40 neonati/bambini siano stati uccisi. Il bilancio esatto delle vittime è ancora sconosciuto mentre i militari continuano ad andare di casa in casa dove trovano altre vittime israeliane”.

Ma nonostante la notizia non fosse verificata continuava a circolare e veniva diffusa dalle principali autorità israeliane. Il portavoce del primo ministro Benjamin Netanyahu ha dichiarato inequivocabilmente che neonati e bambini piccoli sono stati trovati con le loro “teste decapitate”. 

Qualcuno però inizia a dubitare della veridicità della notizia, ma era troppo tardi, la macchina mediatica era in piena corsa. Oren Ziv, un giornalista israeliano che si è unito ai militari a Kfar Aza, ha commentato su Twitter: “”Sto ricevendo molte domande sulla notizia di “”bambini decapitati da Hamas”” che sono stati pubblicati dopo la visita dei media nel villaggio.” Durante il tour non abbiamo visto alcuna prova di questo, e anche il portavoce e i comandanti dell’esercito non hanno menzionato tali incidenti”.

Ma chi ha diffuso la falsa notizia?

Si tratta di David Ben Zion,, un leader del Consiglio regionale di Shomron, un insediamento  di 35 insediamenti illegali in Cisgiordania che quest’anno ha chiesto che il villaggio palestinese di Huwara fosse “cancellato”.

“Basta parlare di costruire e rafforzare gli insediamenti”, ha detto Ben David in un post su Twitter il 26 febbraio 2023. La deterrenza che è stata persa deve tornare ora, non c’è spazio per la misericordia”.

Ben David, dopo essere stato  citato dai media  israeliani, ha dichiarato  poco dopo che  “Il villaggio di Huwara dovrebbe essere spazzato via, questo posto è un nido di terrore e la punizione dovrebbe essere per tutti”, un chiaro appello per la punizione collettiva dei palestinesi.

Il tweet di Ben David ha ricevuto un ‘mi piace’ dall’allora ministro delle finanze israeliano Bezalel Smotrich, una mossa che ha spinto 22 studi legali a chiedere al procuratore generale  di aprire un’indagine sul funzionario per “crimini di guerra”. 

In varie occasioni Ben David ha usato le sue pagine social per incitare all’odio verso i palestinesi chiedendo che venissero deportati o che venissero compiuti atti violenti contro di loro.

“Il popolo palestinese… [è] un nemico”, ha scritto Ben David nel 2016. “Non possiamo cambiare il loro DNA barbaro”.

Durante la sua fallita campagna per la Knesset israeliana nel 2021 con il partito Jewish Home, Ben David ha descritto la sua missione come segue: “Sono impegnato nel compito di ripristinare la casa politica del sionismo religioso”.

Ben David sembra essere stato in prima linea nell’estremismo portato avanti dai  coloni israeliani per anni. È stato fotografato nel 2015  con l’ideologo fanatico dei coloni Noam Livnat, che si è  autodescritto come un “sionista radicale di destra”.

Ben David sembra condividere le ossessioni messianiche di Livnat. Nel 2018, ha portato suo nipote alla base della moschea di al-Aqsa, il terzo sito più antico dell’Islam, che gli estremisti ebrei hanno cercato di sostituire con un Terzo Tempio. “Perché i musulmani camminano ancora orgogliosi su questa montagna?” ha scritto, aggiungendo che “c’è molto lavoro davanti a noi”.

Alcuni giorni dopo che Israele aveva  lanciato l’operazione Protective Edge, il bombardamento di 50 giorni contro Gaza che ha causato quasi 1.500 civili palestinesi morti, Ben David ha pubblicato una fotografia su Facebook di se stesso e dei colleghi soldati dell’IDF in posa davanti all’artiglieria posizionata.

La domanda che ci dobbiamo fare quindi è come una giornalista possa prendere per vere le dichiarazioni di un personaggio come Ben David che vive con l’unica speranza di vedere il popolo palestinese sparire per sempre dalla faccia della terra?

Evidentemente occorreva una bella notizia per sconvolgere le coscienze dell’opinione pubblica e quindi quale migliore cosa che tirare in ballo dei bambini a cui era stata mozzata la testa. Notizia che allo stesso Netanyahu serviva per attirare e convincere i suoi sponsor statunitensi più indecisi  sulla necessità di appoggiare la  sua guerra.

 

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