Sanità. La Lega presenta “emendamento vergogna” per le cancellare coperture alle prestazioni socio sanitarie per anziani non autosufficienti e disabili gravi.

18 marzo. Vergognoso l’emendamento della Lega sul testo della legge che riguarda le Misure di garanzia per l’erogazione delle prestazioni sanitarie (art. 30 della L 730 del 1983), che priva del diritto fondamentale, (riconosciuto ai familiari a seguito dei giusti ricorsi fatti contro quelle aziende sanitarie che non lo riconoscevano più) della copertura finanziaria delle prestazioni sociosanitarie, ivi comprese quelle socio-assistenziali, qualora strettamente connesse a trattamenti sanitari.
Numerose sentenze, negli ultimi dodici anni, della Corte di Cassazione hanno ribadito che tali costi debbano essere a carico del SSN e, conseguentemente, delle Aziende Sanitarie, anche qualora l’erogazione avvenga in regime di lungo assistenza (ex art. 3-septies D.lgs. 502/92).
Se questo vergognoso emendamento, o comunque la norma di tal fatta, venisse approvato si scaricherebbero sulle già insufficienti risorse degli enti locali e su famiglie già oggi in difficoltà per gli effetti dell’allargamento della forbice sociale e del caro vita, i costi pesantissimi di prestazioni socio sanitarie obbligatorie e imprescindibilmente legate alla prestazione sanitaria.
Per far capire: non sarà più garantito a persone con disabilità gravissime e anziani non autosufficienti con patologie cronico-degenerative (come ad esempio l’Alzheimer) attività e prestazioni socio-assistenziali importantissime (igiene, vestizione, nutrizione, mobilizzazione, ecc.) che a causa della grave patologia e/o disabilità, queste persone non riescono a fare in autonomia e che comunque sono indissolubilmente connesse con le prestazioni sanitarie.
L’approvazione del decreto avrebbe già oggi effetti devastanti per Enti Locali e famiglie che considerati anche gli incombenti venti di guerra saranno destinate a peggiorare per lo spostamento di ulteriori risorse dalla sanità al riamo e all’aumento della spesa militare
Gravissima poi la richiesta di retroattività della norma, chiaramente in contrasto con i principi consolidati della giurisprudenza, che se approvata comprometterebbe seriamente il diritto alla tutela sociosanitaria di moltissime persone particolarmente fragili e vulnerabili.
Nella nostra Regione abbiamo sempre sostenuto le posizioni delle associazioni dei disabili, delle persone non autosufficienti e dei loro familiari, una per tutte ADINA, che su queste questioni hanno fatto lunghe battaglie e, naturalmente, continueremo a sostenere anche con prossime iniziative, e su più fronti, un diritto che consideriamo a tutt’oggi inalienabile!
I soldi ci sono basta non procedere con l’aumento delle spese militari!
Chi sceglie oggi l’economia di guerra, è anche il diretto responsabile dell’azzeramento dei diritti delle persone più fragili!
Partito della Rifondazione Comunista – Dipartimento Sanità toscana